Il sonno è una componente essenziale della nostra vita quotidiana: se ci pensiamo, passiamo (e passeremo), all’incirca, un terzo della nostra vita a dormire. Il sonno influenza significativamente la salute mentale e fisica e, nonostante la sua importanza, molte persone trascurano il valore di un buon riposo notturno. In Italia, quasi un italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore e uno su sette riporta una qualità insoddisfacente del proprio sonno: uno studio condotto nel 2019 dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il trend sembra stare peggiorando, anche per via del Covid. Sarebbero fino a 13,4 milioni le persone nel nostro Paese affette da disturbi del sonno. Stando all’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (AIMS), un adulto su quattro soffre di insonnia cronica o transitoria.
In questo articolo cercherò di approfondire tre macro-temi:
• Come il sonno influisce sul benessere;
• Gli effetti della deprivazione di sonno;
• Qualche consiglio pratico per migliorare la qualità del sonno.
L’Importanza del Sonno per la Salute Mentale e Fisica
Dormire adeguatamente e a sufficienza è cruciale per il corretto funzionamento di corpo, mente e organismo. Durante il sonno, il cervello e il corpo svolgono diverse funzioni vitali:
1. Consolidamento della Memoria e Apprendimento: dormendo, il cervello elabora e consolida le informazioni acquisite durante il giorno, trasferendole dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine. Diversi studi hanno dimostrato che soprattutto la faseREM (Rapid Eye Movement, chiamata così proprio perché durante questa fase, sotto le palpebre chiuse, i nostri occhi si muovono molto velocemente: è questa la fase in cui sogniamo) è particolarmente importante per l’apprendimento e la memorizzazione.
2. Regolazione Emotiva: Il sonno aiuta a stabilizzare l’umore e a gestire lo stress. La mancanza di sonno è collegata a una maggiore irritabilità, ansia e rischio di depressione e disturbi dell’umore.
3. Riparazione Fisica: Durante il sonno profondo, il corpo rilascia ormoni della crescita che aiutano a riparare i tessuti e ad agire correttamente sullo sviluppo e la ripresa muscolare. Questo processo è fondamentale per la guarigione delle ferite e il recupero muscolare dopo l’attività fisica, ad esempio.
4. Sistema Immunitario: Il sonno rafforza il sistema immunitario. Durante il sonno, il corpo produce “citochine”, molecole proteiche essenziali per combattere infezioni e infiammazioni perché sono il canale di comunicazione tra il sistema immunitario e gli organi e i tessuti. La mancanza di sonno può indebolire la risposta immunitaria, rendendo l’individuo più suscettibile alle malattie.
Quanto ore bisognerebbe dormire?
La quantità di sonno necessaria varia a seconda dell’età e delle esigenze individuali. Tuttavia, esistono linee guida generali fornite da enti come la National Sleep Foundation:
• Neonati (0-3 mesi): 14-17 ore
• Infanti (4-11 mesi): 12-15 ore
• Bambini (1-2 anni): 11-14 ore
• Bambini in età prescolare (3-5 anni): 10-13 ore
• Bambini in età scolare (6-13 anni): 9-11 ore
• Adolescenti (14-17 anni): 8-10 ore
• Adulti (18-64 anni): 7-9 ore
• Anziani (65+ anni): 7-8 ore
Diversi studi confermano che la quantità di ore ottimali è di 7 ore e mezzo/8 ore a notte ma nonostante ciò resta comunque più importante la soggettività di ogni singolo individuo: il valore medio deve essere preso come un’indicazione generale perché bisogna sempre fare i conti con i ritmi di vita di ognuno, la genetica, le abitudini e le caratteristiche dell’ambiente. Dormire meno di quanto raccomandato può avere effetti negativi sulla salute a lungo termine.
Effetti della Deprivazione del Sonno
La deprivazione del sonno può avere conseguenze gravi e diffuse su vari aspetti della salute:
1. Diminuzione delle Funzioni Cognitive: La mancanza di sonno compromette la memoria, la concentrazione e la capacità decisionale. Le persone private del sonno mostrano una riduzione delle prestazioni cognitive e un rallentamento nei tempi di reazione.
Nel 2017 è partito uno dei più grandi studi sul sonno di sempre. A dirigerlo è Adrian Owen, un neuroscienziato britannico con sede in Ontario. La ricerca si basava sulla somministrazione di un banale test pratico (un gioco in cui bisogna cliccare sulla parola nella parte bassa dello schermo che corrisponde al colore con cui è scritta la parola nella parte alta) allo stesso individuo, per due volte: una dopo una normale nottata di sonno e una dopo una notte con sole 4 ore di sonno. Il risultato di questa ricerca, pubblicato nel 2018, ha rivelato che, in termini di capacità cognitive generali e complesse, dormire solamente 4 ore a notte può equivalere all’effetto di un invecchiamento di 8 anni.
2. Rischio di Malattie Croniche: La deprivazione cronica del sonno è associata a un aumento del rischio di diverse malattie croniche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, obesità e ipertensione. La mancanza di sonno influisce negativamente sul metabolismo e sulla regolazione della glicemia.
3. Compromissione della Salute Mentale: Il sonno insufficiente è collegato a un rischio maggiore di sviluppare disturbi dell’umore, come la depressione, e disturbi d’ansia. La deprivazione del sonno può alterare i livelli di neurotrasmettitori nel cervello, influenzando negativamente l’umore e il benessere emotivo.
4. Sistema Immunitario Debole: La mancanza di sonno riduce la produzione delle suddette “citochine”, aumentando la vulnerabilità a malattie come raffreddori e influenza.
5. Alterazioni Metaboliche: La deprivazione di sonno può alterare gli ormoni che regolano l’appetito, aumentando la produzione di “grelina” (ormone della fame) e riducendo la produzione di “leptina” (ormone della sazietà). Questo può portare a un aumento di peso e all’obesità.
Molto importante da tenere in considerazione è il fatto che anche solo uno di questi effetti negativi può portare ad un “effetto domino” e coinvolgere anche altri aspetti o far sviluppare altre patologie o psicopatologie: ad esempio, l’aumento considerevole di peso potrebbe portare ad un profonda tristezza e/o sensazione di inadeguatezza che potrebbe scivolare più facilmente in un disturbo dell’umore.
Consigli per Migliorare la Qualità del Sonno
Per migliorare la qualità del sonno si possono adottare delle misure pratiche e delle sane abitudini in modo da creare un ambiente favorevole al riposo:
1. Stabilisci una Routine Regolare: cerca di andare a dormire e di svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana. Questo aiuta a regolare il ritmo circadiano del tuo corpo, ovvero il nostro “orologio biologico”.
2. Crea un Ambiente di Sonno Ottimale: Assicurati che la tua camera da letto sia buia, silenziosa e fresca. Possono essere utili tende, tappi per le orecchie, mascherine per gli occhi, ad esempio.
3. Limita l’Uso degli Schermi Prima di Dormire: L’esposizione alla luce blu degli schermi elettronici può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. Sarebbe opportuno diminuire l’utilizzo dei dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarti.
4. Limita l’utilizzo dello smartphone/tablet e della tv/computer mentre sei nel letto: anche per una questione di una adatta associazione mentale, il letto dovrebbe essere contemplato come “l’oggetto dove si dorme”, in modo da abituare profondamente il nostro corpo e la nostra mente che “quel posto serve per dormire”. Può essere un semplice gesto che facilita l’addormentamento.
5. Fai Attività Fisica Regolare: L’esercizio fisico può migliorare la qualità del sonno, ma evita l’attività intensa nelle ore troppo tarde, poiché potrebbe avere l’effetto opposto.
6. Evita Caffeina e Alcol: La caffeina può rimanere nel sistema per diverse ore, quindi cerca di limitarne l’assunzione nel pomeriggio e nella sera. Anche l’alcol può interferire con il sonno, causando risvegli notturni e una riduzione della qualità del sonno REM.
7. Adotta una Routine di Rilassamento: Pratiche come la lettura, il bagno caldo o le tecniche di respirazione profonda possono aiutare a segnalare al tuo corpo che è ora di rilassarsi e prepararsi per il sonno: l’intensità delle attività dovrebbe calare man mano che ci si avvicina all’ora nella quale andremo a dormire.
Ora una digressione su quello che concerne la psicologia e, soprattutto, la psicoterapia. Il sonno è una delle funzioni che più spesso e facilmente viene primariamente “attaccata dalla nostra mente”: molti disturbi o disagi del sonno possono essere riconducibili a periodi difficili, di stress, di disadattamento a nuove situazioni di vita, di malessere psicologico in generale. La psicoterapia può aiutare ad individuare quello che si potrebbe celare dietro le difficoltà di addormentamento, l’insonnia, temporanea o cronica, il sonno disturbato, gli incubi notturni, ecc. Vale la pena tenere in considerazione l’intervento psicoterapeutico da parte di un/una professionista, in modo da agire sulle criticità nella maniera eventualmente più adatta possibile: spesso, la causa potrebbe essere anche solo psicologica, in effetti…
In conclusione, il sonno è una componente essenziale del benessere fisico e mentale e della salute del nostro organismo, per una serie di motivi, anche molto importanti, che spesso però sfuggono di mente. Adottare abitudini sane e stabili e creare un ambiente favorevole al riposo può migliorare significativamente la qualità del sonno, contribuendo a una vita più sana, rilassata, positiva e felice.
Per chi desidera approfondire ancora di più, questi due testi di stampo scientifico ma accessibili anche ai non addetti ai lavori possono essere presi come riferimento: “L’arte di dormire bene” di Russell Foster e “Perché dormiamo. Poteri e segreti del sonno per una vita sana e felice” di Matthew Walker.
Dott. Riccardo Falconieri
Psicologo
Bibliografia:
1. National Sleep Foundation (2020), Sleep and Memory.
2. Owen A. (2018), Effetti dissociabili della durata del sonno giornaliero auto-riportata sulle capacità cognitive di alto livello.
3. National Sleep Foundation (2015), Sleep Duration Recommendations.
4. Foster R. (2023), L’arte di dormire bene.
5. Walker M. (2023), Perché dormiamo. Poteri e segreti del sonno per una vita sana e felice